lunedì 19 marzo 2012

I caldomorbidi

Carissimi, tutto bene?
L'altra mattina la mia cara amica Irene mi manda via mail la favola che vi scrivo qui sotto.
Forse qualcuno di voi la conosce già, io non la conoscevo e mi è piaciuta moltissimo.

 
 I caldomorbidi


"C' era una volta una famiglia formata da mamma, papà e due figli piccoli, i quali vivevano in un paese abitato da persone sane e felici. Il segreto della loro felicità era racchiuso in un sacchetto, contenente caldomorbidi, di cui ogni persona disponeva, sin dalla nascita, senza limitazione alcuna. Quando un caldomorbido veniva posto sul petto, o sulla fronte, o sulla spalla e veniva accarezzato, si scioglieva, penetrava profondamente e procurava un grande benessere.
Senza caldomorbidi, la spina dorsale delle persone si sarebbe dapprima curvata, poi inaridita.
  Potete immaginare che in quel paese nessuno andasse a comprare le pozioni e gli unguenti della strega: nessuno si ammalava mai. E questo non poteva che dispiacere alla strega, la quale, assunte le sembianze di una bella signora, insinuò nella mente di un bambino il timore che i caldomorbidi prima o poi sarebbero finiti, se la mamma avesse continuato a darne a destra e a sinistra, a piene mani.
   La paura, come si sa, è contagiosa, perciò, un po' alla volta, le persone che pure erano abituate a dare, ricevere e chiedere caldomorbidi, senza alcuna preoccupazione che venissero a mancare, presero a scambiarsene sempre meno e segretamente. Perciò si ammalarono e furono costretti a comprare gli impiastri della strega. Con grande gioia di costei.
Ma, nè unguenti, nè pozioni facevano guarire, così si contavano sempre più morti. Però la strega non voleva che la gente morisse, perchè i morti non comprano niente. Allora escogitò un nuovo modo di far soldi: confezionò tanti sacchetti, apparentemente simili a quelli dei caldomorbidi, che però contenevano dei freddoruvidi, i quali non facevano star bene come i caldomorbidi, ma almeno facevano sopravvivere.
  Affari d'oro per la strega: tutti si procuravano dei freddoruvidi, pur di non morire. Ma la felicità di un tempo era solo un ricordo: persino gli innamorati temevano di scambiarsi freddoruvidi.
   Finchè, in quel paese, non giunse una splendida donna, nata sotto il segno dell'acquario, la quale dava e chiedeva spontaneamente caldomorbidi, senza preoccuparsi di essere criticata per questo. Il suo modo di fare incantò i bambini, i quali la imitarono ben presto.
  La cosa non piacque ai benpensanti, al punto che fecero approvare una legge per bandire la "corruttrice". Molti bambini finsero di non conoscere la legge e continuarono a dare e ricevere caldomorbidi quando ne avevano voglia. E poichè c'erano molti bambini, tanti quanti erano i benpensanti, la ribellione serpeggiò ovunque nel paese e forse toccò anche il luogo dove voi vivete. A voi dunque la conclusione di questa storia.
   Riuscì la forza dell'ordine a fermare i bambini, oppure furono i benpensanti a scendere a patti?" 
(testo liberamente tratto da “La favola dei caldomorbidi” di C. Steiner)




Come lasciarsi scappare una così bella occasione!?!
Così mi metto subito all'opera e rovisto nelle mie scatole: panno, fili, aghi... alla fine sono contenta dei miei primi caldomorbidi, voi che ne dite?
Ora li sistemo in sacchetti di stoffa colorata e faccio come la donna della favola: regalo i miei caldomorbidi che portano felicità e salute.
Ne volete anche voi?
Bacioni a tutti.





mercoledì 7 marzo 2012

Crea il tuo gioiello

Carissmi tutti, come state?
Non potete immaginare la gioia per il successo del laboratorio: Crea il tuo gioiello.
Il Negozio era pieno di tante persone, simpatiche, allegre e con molta voglia di fare, come la mia amica fedele Rosi, che si affaccia proprio ora alla porta del Negozio...


Le maestre Annalena e Gabriella sono pronte, armate di tutto ciò che è necessario, hanno saputo coinvolgere tutte nella creazione di splendidi orecchini...




Ora li potete ammirare anche voi, sistemati con cura su questo bell'albero, che Elisa ha portato da uno dei suoi tanti viaggi.



venerdì 2 marzo 2012

I vassoi di primavera

Carissimi,
negli ultimi mesi moltissime persone ci hanno incontrato nel Negozio di Via Pignolo 9 a Bergamo ed hanno scoperto con piacere i prodotti degli ospiti del Centro Socio Educativo per l'autismo.
Naturalmente il lavoro continua: l'esposizione dei quadri si arricchisce di nuove opere e l'oggettistica presenta proposte sempre diverse.
Con l'arrivo della Primavera potrete trovare in Negozio questi graziosi vassoi che risveglieranno i colori della vostra casa.
Vi aspettiamo!